La responsabilità dell’imputato deve essere accertata oltre ogni ragionevole dubbio
Nell’ambito di una vicenda processuale in cui l’avvocato Alessandro Luciano ha prestato assistenza difensiva all’imputato quest’ultimo veniva accusato del reato di simulazione di reato ex art. 367 c.p. per aver falsamente denunciato la sottrazione di beni mobili presenti nel proprio capannone oggetto di sequestro preventivo.
Il Pubblico Ministero chiedeva la condanna dell’imputato, ritenendolo colpevole per avere simulato il reato di furto accusandolo di avere asportato personalmente i beni dal capannone.
L’avvocato Alessandro Luciano consigliava il proprio assistito di definire il procedimento penale formulando una richiesta di giudizio abbreviato per essere giudicato sulla base degli atti contenuti nel fascicolo del Pubblico Ministero.
In sede di discussione del giudizio abbreviato l’avvocato Luciano richiedeva l’assoluzione dell’imputato poiché dalle risultanze istruttorie non emergeva alcuna responsabilità penale del proprio assistito al di là di ogni ragionevole dubbio.
Le immagini rilevate del sistema di videosorveglianza del capannone – attivato a seguito del sequestro preventivo del capannone del cliente disposto nel contesto di altro procedimento penale connesso – non escludevano con certezza l’accesso all’area interessata da parte di soggetti terzi non autorizzati.
Il Giudice delle Indagini Preliminari, nel rendere note le motivazioni che lo hanno indotto ad assolvere l’imputato, accoglieva le argomentazioni difensive formulate dall’avvocato Luciano evidenziando che le riprese video:
- attestavano la mera presenza dell’imputato all’interno del capannone nel periodo risalente all’epoca del fatto, senza accertare la corrispondenza tra i beni prelevati e quelli oggetto di denuncia;
- facevano riferimento ad una zona limitata dell’intera area;
- le telecamere monitoravano solo parzialmente il capannone che era dotato di altri sei punti di ingresso attraverso i quali potevano accedere soggetti terzi.
Questi elementi difensivi, evidenziati dalla difesa assicurata dall’avvocato Alessandro Luciano e valorizzati dall’Autorità Giudiziaria, hanno consentito la pronuncia di una sentenza di assoluzione in favore dell’imputato per insussistenza del fatto contestato perché non era emersa la prova della colpevolezza dell’imputato oltre ogni ragionevole dubbio (cfr. Giudice Indagini Preliminare di Padova sentenza n. 5171/2020).
sentenza GIP Padova n. 5171-2020
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