Rapporto sessuale in caso di consenso il reato di violenza sessuale non sussiste
La Corte d’Appello di Venezia con sentenza pubblicata il 12/11/2020 ha assolto l’imputato, ritenendo non provata oltre ogni ragionevole dubbio la sua colpevolezza per violenza sessuale.
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L’imputato, assistito dall’avvocato Alessandro Luciano, era accusato di aver costretto la domestica, in due distinti episodi, a rapporti completi non consenzienti.
La Corte, vagliando l’appello proposto dalla parte civile, ha considerato non verosimile la ricostruzione dei fatti offerta dalla donna, sia per le modalità concrete con cui si sarebbero svolte le aggressioni; sia perché in una occasione la donna si era spontaneamente spogliata; sia perché la donna non aveva interrotto il rapporto lavorativo con l’uomo.
La Corte, dunque, ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste e ha condannato la parte civile al pagamento delle spese del grado d’appello.
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