Vessazioni occasionali non integrano il reato di maltrattamenti

  1. Home
  2. Diritto penale familiare
  3. Vessazioni occasionali non integrano il reato di maltrattamenti

Nel contesto di un processo penale l’imputato, assistito dall’avvocato Alessandro Luciano, veniva accusato del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi per aver sottoposto, in alcune occasioni, la coniuge ad aggressioni sia fisiche che verbali.

Si tratta di un delitto disciplinato dall’art. 572 c.p. che richiede, ai fini della configurabilità, delle condotte violente plurime e reiterate nel tempo ai danni della vittima.

L’avv. Alessandro Luciano, nell’ambito della strategia difensiva concordata con il proprio assistito, rilevava la mancanza di credibilità delle dichiarazioni rese dalla persona offesa, costituita parte civile.

In particolare, l’avv. Luciano evidenziava:

  • la contraddittorietà della versione della persona offesa rispetto a quella dei testi della difesa e di quello del PM;
  • l’inidoneità fisica dell’imputato, affetto da malattia reumatica certificata, ad aggressioni fisiche simili a quelle denunciate dalla persona offesa;
  • la sporadicità ed occasionalità degli episodi violenti.

L’avv. Alessandro Luciano sottolineava, altresì, l’ampiezza dell’arco temporale – decorrente dal 1999 al 2014 – oggetto di contestazione, nel corso del quale sarebbero emersi solo occasionali eventi di aggressione, distanti diversi anni l’uno dall’altro, a danno della vittima.

Il Tribunale di Padova valorizzava le argomentazioni difensive formulate dall’avv. Alessandro Luciano ritenendo gli intervalli temporali intercorrenti tra i vari episodi talmente ampi da escludere la sistematicità delle condotte violente che caratterizzano il reato di maltrattamenti.

Il Tribunale di Padova con la sentenza n. 736/15 depositata il 07/05/2015 che si allega, pertanto, non riteneva provato il reato di maltrattamenti in famiglia ed assolveva l’imputato.

sentenza Tribunale Padova n. 736-2015

Menu